Lomazzo, Mozzate e Rebbio (Como). Tre gli istituti in cui sono stati avviati e conclusi i laboratori di giustizia riparativa, grazie agli operatori di Progetto COnTatto. 7 classi – 6 delle scuole secondarie e una della primaria – per un totale di circa 150 studenti, 50 genitori e 70 insegnanti. Sono stati coinvolti dirigenti e collaboratori scolastici, insegnanti, alunni e genitori: tutti i soggetti che si incontrano tra le pareti scolastiche e si trovano a lavorare a stretto contatto per l’educazione e la formazione dei ragazzi, futuri cittadini delle nostre città. Come negli altri ambiti in cui è attivo, anche nel mondo scolastico Progetto COnTatto lavora per recuperare la qualità delle relazioni e ritessere quei legami che formano la comunità.
<<I laboratori sono serviti a creare nuovi linguaggi con cui descrivere il conflitto>> dice Tiziana Mannello, psicologa, consulente per l’associazione “Il Gabbiano Onlus”, partner di Progetto COnTatto. <<Studenti, genitori e insegnanti hanno imparato il processo del dialogo e del confronto attraverso i percorsi costruiti su ogni classe. Il progetto è innovativo: la grande maggioranza dei docenti non aveva mai partecipato a incontri sulla gestione dei conflitti, e ancora di più non avevano mai sentito parlare di giustizia riparativa. Proprio per questo il progetto ha riscontrato un forte interesse. Siamo soddisfatti dei risultati: la partecipazione dei docenti è stata molto alta, e il feedback ricevuto sia da loro che dagli studenti è positivo, e ci ha fornito un buon riscontro sulle conoscenze e competenze che hanno acquisito>>.
I 7 laboratori formativi per le classi, i 3 per i genitori e i 3 per i docenti hanno visto riunirsi in cerchio fino a 47 persone per volta, che si sono confrontate sui conflitti presenti nella loro realtà.
Per gli alunni sono stati realizzati diversi laboratori in cui l’obiettivo è stato quello di favorire lo sviluppo di competenze legate alla conoscenza e valorizzazione di sé e dell’altro, alla consapevolezza e gestione delle proprie emozioni, alla cooperazione in gruppi.
Per i docenti si sono svolti incontri formativi in cui sono stati mostrati gli strumenti e gli approcci da avere nella gestione dei conflitti tra gli studenti e il modo di porsi per la conduzione dei consigli di classe.
Con i genitori si è riflettuto invece sul senso e sulle diverse modalità di gestione in senso riparativo dei conflitti interni alla casa e tra casa e scuola.
I percorsi, nati e sviluppati in modo separato, si sono poi conclusi con 6 incontri laboratoriali congiunti, in cui, all’interno di un cerchio di dialogo e confronto, studenti, docenti e genitori si sono confrontati sulle rispettive esperienze laboratoriali e su come mettere in pratica quanto imparato all’interno delle relazioni scolastiche e familiari.
I laboratori di giustizia riparativa cambiano le relazioni fra le persone e il modo con cui queste si pongono nei confronti del conflitto, e contribuiscono a creare un ambiente scolastico più favorevole all’apprendimento e all’insegnamento. La speranza è quella di riuscire a ripetere i progetti il prossimo anno, allargando il numero di persone e di scuole coinvolte, per formare cittadini consapevoli e capaci di gestire i conflitti con un’ottica nuova, per creare una comunità cittadina attenta alle relazioni e ai legami.
Aiuta i laboratori di Progetto COnTatto: clicca qui per maggiori informazioni o per una donazione.